LA CEMENTERIA SICLI
Paolo Agostini (23 ottobre 1950) abita a Cesena. E’ architetto ed insegna storia dell’arte al Liceo scientifico. Negli anni novanta è stato presidente della sezione di Cesena di Italia Nostra.
Interpellato per il progetto di Archivio Fotografico, ha commentato le fotografie della fabbrica di famiglia consegnando alla Biblioteca un lungo racconto in prima persona, nel quale ripercorre i passaggi cruciali di questa vicenda imprenditoriale, dal 1928 agli anni settanta. Una vicenda a suo modo epica e terribilmente drammatica, nei mesi di settembre e ottobre 1944.
Installata proprio di fronte alla stazione ferroviaria, nasce come fabbrica di calce idraulica; dal 1960 sarà anche cementeria.
SICLI, Società Industriale Commerciale Leganti Idraulici, è un delle quattro fabbriche attive a Gambettola nel Novecento, assieme alla Laterizi, agli Essicatoi del Tabacco e alla Fabbrica delle Conserve.
Una presenza importante a Gambettola, di peso. Una struttura industriale che prolifera su se stessa, assumendo via via le sembianze di un fortilizio, di un castello dell’era industriale. Lassù in cima, siamo al punto più alto di Gambettola ed è possibile confrontarsi con il campanile della chiesa parrocchiale, con la torre dell’acquedotto e con i 7 piani – incongrui - di corso Mazzini.
La cementeria, una volta concluso il suo ciclo produttivo, nel 1989 sarà acquistata da Angelo Grassi. Che, lasciandola comunque sostanzialmente intatta, trasformerà gli spazi esterni in un centro artigianale attivo nel territorio. E il nucleo centrale, il castello-fabbrica, in sede operativa per la propria attività e in spazi culturali e sociali di grande fascino e modernità.