PCI, Cooperativa del popolo/IDEA, OTTO Club
via don MinzonI
Nella sede storica di via don Minzoni si è rintracciata una sola fotografia mentre notevole e continuativa negli anni 1970-1995 è stata la pubblicistica ‘politica’ locale con l’inevitabile corredo di immagini fotografiche.
E’ stato Armando Sarpieri ad aver conservato un nucleo importante di fotografie politiche del movimento operaio: donne e uomini al lavoro nei campi, sudati e orgogliosi. Operai in corteo o all’uscita dal carcere. Siamo nel dopoguerra , fino al 1958 e qui vediamo sventolare le belle bandiere di Pier Paolo Pasolini.
Per Armando le fotografie non sono importanti come memoria ma per promuovere una causa. Sono appiccicate ai cartoni con colla di farina o nastro adesivo, servono a dare informazioni, a propagandare la propria idea di società.
In confronto alla patinata, elegante fotografia piccolo-borghese con la quale celebrare il proprio status sociale, qui siamo in luoghi diversi: non nello studio ma in piazza, con la massa.
Emblematica la cartolina del “PCI sezione di Gambettola”, confezionata con i primi piani dei militanti. Forse potremo ritrovarli tra le lastre negative conservate da Ettore Ricci, così come abbiamo ritrovato i negativi di Pietro Ingrao che nel 1972 inaugura la nuova Casa del popolo.
Fin qui la politica. L’altra faccia di questo mondo, di questa comunità è data da come ha organizzato socialmente il tempo libero ma al riguardo c‘è poca fotografia ed alquanto improvvisata. Gino Zammarchi, di opposta sponda politica, ricorda nel dopoguerra il circolo-teatro Progresso, poi arriverà l’Otto Club, con le sue alterne vicende. Infine nel 2000, proprio allo scadere del millennio, il parco Fellini di via Soprarigossa.