Cassetto dei ricordi ANTONIO ZOFFOLI (1902-1991)
I Zoffoli, per diverse generazioni, da fine ottocento fino al 1962, sono stati mezzadri del signor Orioli di Cesena ed hanno vissuto nella casa colonica ancor oggi esistente vicino alla Rigossa, proprio sopra la cascata, coltivando un podere di oltre 20 tornature. Tabacco, canapa, frutteti.
Le fotografie ritraggono una famiglia la cui vita si svolge tutta all’interno di questo mondo contadino. Bambini con alle spalle il muro assolato di casa, donne vicino al pozzo o nei campi, uomini momentaneamente in posa ma si capisce che hanno il loro daffare.
Una fotografia ‘en plen air’: i buoi nel campo coltivato a tabacco, il cavallo cavalcato nel cortile per prepararlo forse alla sfilata dei corsi mascherati, la nuova zappatrice che in agricoltura segna il passaggio d’epoca. Piccole fotografie, perfette nell’inquadratura: in quell’attimo c’è una condizione di vita comune a tante famiglie che vivono del lavoro dei campi, ma anche un’ aria che si respira, un’aura.
Sorprende che assieme a queste, siano conservate anche una sequenza di 6 fotografie-ritratto, in posa, degli anni venti, a gruppi di due, tre. Una fotografia di città, propria di un ceto sociale più benestante; a testimoniare la popolarità acquisita dalla fotografia anche da noi, del bosco, nei primi decenni del Novecento.
C’è poi la politica. Famiglia di tradizione socialista, avversa al fascismo. In tanti, attivi nella resistenza all’occupazione tedesca, in una guerra che subiscono fin dentro casa, sulla propria pelle. Antonio Zoffoli è ‘tenente’ della brigata Garibaldi, la formazione partigiana che si è organizzata in questo territorio; farà parte del Comitato di Liberazione e poi sarà sindaco PCI della ricostruzione.