Album di famiglia GIORGIO (1933-1991) e ROSALDA FAEDI
Le fotografie in bianco e nero sono disposte con ordine in due piccoli album. Il passaggio di generazione non c’è in questo caso. Figli e nipoti, come successo invece in tante altre famiglie, non hanno prodotto quello smembramento degli album inevitabile quando senti che devi prenderti qualcosa dei ricordi comuni.
La densità dell’argento in gran parte delle stampe a contatto, almeno quelle fino ai primi anni quaranta, è ancora intatta e conferisce loro una forza ed una profondità unica.
Sono fotografie di classi a scuola, ritratti singoli e di famiglia. Poi gruppi e persone nella cornice del paese, uscito segnato dalla guerra. A costituire una topografia che non è tracciata a tavolino ma - si potrebbe dire - a partire dalla quotidianità.
Ci sono anche foto-ricordo del teatro Verdi di proprietà degli Abbondanza, dove Giorgio ha recitato, come ricorda Rosalda.
L’abito in questi album la fa da padrone. Si sente che c’è il negozio di tessuti e vestiti. Le donne e gli uomini di Gambettola vestono ‘giorgio’. E lui è sempre accuratamente elegante, originale, allegro. Nei veglioni di paese come nelle balere al mare. Oppure mentre sfila in costume lungo il centro, durante i corsi mascherati di primavera, in memorabili scenografie come Flamenco, Il grande valzer e Le mille e una notte.