BIBLIOTECA COMUNALE

ARCHIVIO FOTOGRAFICO DEL NOVECENTO

Viaggio tra gli album di famiglia e le collezioni pubbliche e private

 

Questo Archivio, che raccoglie molte e diversificate fonti, è in qualche modo la premessa inevitabile e necessaria per un tentativo di racconto visivo su Gambettola.

Ne fanno parte prima di tutto le fotografie commissionate dalle Amministrazioni comunali, dal secondo dopoguerra alla fine del secolo (circa 700). E altrettante (più un certo numero di negativi e diapositive) prodotte dai ‘fotografi della biblioteca’ nel corso degli anni ottanta, preoccupati soprattutto di riconoscere il passato e di confrontarsi con il proprio presente.

Poi c’è la fotografia sociale e pubblica, conservata dalle associazioni e da alcuni preziosi documentaristi e collezionisti.

Infine quella fotografia del tutto privata, famigliare, che ha però una indubbia valenza pubblica, quando racconta abitudini di vita e offre scorci di paese o di territorio che altrimenti non avremmo.

Complessivamente 84 privati, 7 tra Istituzioni ed Associazioni e 5 autori hanno consentito la copia digitale di 3.482 fotografie, scelte tra le tante conservate in casa o in sede, dando importanza ad una raggiunta misura compositiva prima ancora che alle informazioni ivi contenute. Scelta facilitata quando dietro la fotocamera c’è il fotografo di professione, fino agli anni sessanta, poi con la ‘fotografia fai da te’...

Dell’Archivio fanno parte solo fotografie originali. E un esiguo numero di copie (cartacee e digitali) utili a orientare per rintracciare altri importanti originali. Perché questa è stata la priorità: rintracciare e salvaguardare dovunque siano, le stampe (e i negativi) originali.

Stampe, negativi e files sono consultabili in Biblioteca.

Il Sito a sua volta ne presenta 1.377, una scelta essenziale.

Avere iniziato quasi tre anni fa spiega perché alcuni dati qui forniti (didascalie ma soprattutto date) oggi si prestano ad una analisi più precisa.

E’ un Archivio certamente non esaustivo, che può crescere col tempo e arricchirsi di altri contributi.

Ringraziamo i tanti che hanno aderito. Ci scusiamo con tutti coloro che non abbiamo raggiunto, così come si comprende la scelta di chi, con il proprio diniego, in qualche modo conferma come la fotografia metta in gioco emozioni e identità.

Si ricorda infine una cosa importante: e cioè che sono possibili donazioni di fotografie alla Biblioteca.

Buona visione.


dicembre 2015


Associazione artéco